#Header1_headerimg { display: block; margin-left: auto; margin-right: auto; } -->

Argomenti

Pagine

venerdì 20 novembre 2015

Le note e la loro durata


Dalla lezione precedente ho imparato come si leggono le note. Mi alleno ogni giorno affinché, per me, diventi automatico captare le loro posizione a colpo d'occhio.
Ma, come faccio a capire per quanto tenere una nota? Se emetto un suono, con la mia voce o, con uno strumento, quanto devo farlo durare nel tempo?

Il suono, e di conseguenza le note, hanno due caratteristiche fondamentali:
  • Durata
  • Altezza
Le durate delle note si esprimono con diverse figure.




Nel video Leggere la musica: "Lezione 1" e Leggere la musica: "Lezione 2" di Luca Salin questi valori musicali sono spiegati in maniera ineccepibile!



Per rendere ancora più comprensibili tali valori  riporto un concetto e (ancora una volta)  un'immagine dal forum Tutti all'Opera, dove si legge che "Il valore della nota non indica una durata di tempo assoluta, ma relativa alla durata dei possibili valori (poiché ci sarebbe poca flessibilità al variare del tempo). Essi sono legati fra di loro matematicamente e gerarchicamente. Il valore gerarchicamente precedente sarà più lungo del doppio rispetto a quello successivo."
Quindi ci basterà sapere che:
  • Per fare una nota da 4/4 ne servono 2 da 2/4
  • Per fare una nota da 2/4 ne servono  2 da 1/4
  • Per fare una nota da 1/4 ne servono 2 da 1/8
  • Per fare una nota da 1/8 ne servono 2 da 1/16


Per semplificare diremo che, la nota di 2/4 vale la metà di quella di 4/4.  1/4 sarà la metà di 2/4 e così via....
E qui, mi avvalgo ancora delle spiegazioni eccelse che Luca Salin dà nel suo canale di Youtube. Nel video Leggere la Musica: "Lezione 3" ci mostra per bene questi valori.


Ciò che risulta chiaro dalle immagini è che a seconda della durata che devono avere, le note cambia d'aspetto. Infatti, riportando dallo stesso sito Tutti All'Opera, diciamo che: Il valore è indicato per mezzo di una simbologia grafica che modifica le parti di una nota: testa , gambo  e coda. La coda viene più propriamente definita “cediglia” o “virgola”.

I quarti, eccetto i 4/4 hanno il gambo. Dagli ottavi si presenta la coda: una per gli ottavi, due per i sedicesimi, 3 per i trentaduesimi e così via... Quando le stesse note che presentano la  cediglia sono in successione, generalmente vengono collegate fra loro con le barre.


xox

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.

LinkWithin