Nella comunicazione musicale la durata dei suoni viene misurata attraverso la ripetizione regolare di pulsazioni o battiti, che vengono misurati con il metronomo.
Quindi, diciamo pure che il metronomo è lo strumento di misura del suono che ne calcola la durata nel tempo. Nel metronomo, però, la durata dei battiti non è fissa, ma è regolabile. Quindi si può scegliere il tempo, ad esempio a 100 pulsazioni al minuto, 120 pulsazioni al minuto o, altri valori.
Per capire le varie differenze di ritmo e, per esercitare l'orecchio a captarle è utilissimo questo videotutorialper bambini di Suonolandia che s'intitola Il ritmo (2).
Ovviamente, oltre al tempo misurato col metronomo, esistono altri modi per misurare la lunghezza delle note.
Uno di questi è quello della Croce: per tenere il tempo, in unabattuta di 4/4, si utilizza la mano e, partendo dal centro si disegna una croce, accompagnata dal suono della nota scelta, che, a scatti, va prima in basso e torna al centro, poi a sinistra e di nuovo al centro, segue a destra rientrando al centro, ed, infine in alto per tornare, ovviamente, al centro.
Sia chiaro che il movimento sarà eseguito tutt'intero nel caso di una nota da 4/4, mentre si riduce ogni volta di uno step abbassandosi la durata. Quindi, per i 3/4 si arriva a concludere il movimento di destra. Per i 2/4 si conclude il tragitto di sinistra e, per le note da 1/8 si conclude la fase del basso. Nota bene che quando dico concludere, intendo dire che si torna al centro! Mentre, per le note da 1/16 ci si ferma in basso (senza ritorno al centro). A questo punto se troviamo due note da 1/16, nel solfeggio, le leggeremo attaccate, pronunciano la prima scendendo e, la seconda risalendo in centro.
Dal video Lezione di Solfeggio n.2 tratto dal canale Youtube di Christian Salerno si può capire molto bene questo concetto, con degli esempi pratici di gesti e suoni.
Per capire le varie differenze di ritmo e, per esercitare l'orecchio a captarle è utilissimo questo videotutorial
Ovviamente, oltre al tempo misurato col metronomo, esistono altri modi per misurare la lunghezza delle note.
Uno di questi è quello della Croce: per tenere il tempo, in unabattuta di 4/4, si utilizza la mano e, partendo dal centro si disegna una croce, accompagnata dal suono della nota scelta, che, a scatti, va prima in basso e torna al centro, poi a sinistra e di nuovo al centro, segue a destra rientrando al centro, ed, infine in alto per tornare, ovviamente, al centro.
Sia chiaro che il movimento sarà eseguito tutt'intero nel caso di una nota da 4/4, mentre si riduce ogni volta di uno step abbassandosi la durata. Quindi, per i 3/4 si arriva a concludere il movimento di destra. Per i 2/4 si conclude il tragitto di sinistra e, per le note da 1/8 si conclude la fase del basso. Nota bene che quando dico concludere, intendo dire che si torna al centro! Mentre, per le note da 1/16 ci si ferma in basso (senza ritorno al centro). A questo punto se troviamo due note da 1/16, nel solfeggio, le leggeremo attaccate, pronunciano la prima scendendo e, la seconda risalendo in centro.
Dal video Lezione di Solfeggio n.2 tratto dal canale Youtube di Christian Salerno si può capire molto bene questo concetto, con degli esempi pratici di gesti e suoni.
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